L’Otto per Mille all’Unione Buddhista Italiana – UBI
Ricordiamo che a seguito dell’Intesa (legge 245 del 31 dicembre 2012) tra lo Stato italiano e l’Unione Buddhista Italiana, è stato riconosciuto al Buddhismo lo status di confessione religiosa. È quindi possibile, attraverso la dichiarazione dei redditi, scegliere di destinare l’Otto per Mille all’Unione Buddhista Italiana e poter così sostenere il Buddhismo, la pratica meditativa, i Centri di Dharma e realizzare progetti sociali, culturali, umanitari, assistenziali e azioni di sostegno al culto; il tutto a favore del benessere e della felicità di tutti nello spirito del Dharma.
Questa destinazione potrà essere effettuata anche dai contribuenti che non sono tenuti alla dichiarazione dei redditi ma in possesso del CUD, come lavoratori dipendenti o pensionati.
Scegliere di destinare l’Otto per Mille all’Unione Buddhista Italiana (UBI), firmando nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi, significa offrire l’opportunità che questo bene comune sia utilizzato dall’Unione Buddhista Italiana in modo chiaro e trasparente, attraverso progetti coerenti con le linee programmatiche elaborate da un Comitato Strategico e condivise con l’Assemblea dei Centri associati UBI. Una Commissione Operativa Otto per Mille valuterà l’aderenza dei progetti alle indicazioni programmatiche e la loro fattibilità, elaborando una graduatoria. In essa potranno essere inseriti non solo i Centri associati UBI ma anche Associazioni, Onlus e Istituzioni che si riconoscono nei valori comuni della solidarietà, dell’aiuto e della compassione e che sono desiderosi di operare per i tanti che oggi hanno bisogno di aiuto, lavoro, ascolto, fiducia e sostegno spirituale.
Vi invitiamo a considerare che la presenza del Buddhismo in Italia, a differenza di altre tradizioni religiose, è relativamente recente e che questo comporta che, da un punto di vista economico, la situazione patrimoniale dei Centri di Dharma in moltissimi casi è insufficiente a far fronte alle esigenze più ordinarie.
Inoltre desideriamo informarvi che riuscire a tenere in vita e a far crescere l’A.Me.Co. è stato ed è un grande privilegio per noi che vi scriviamo, ma è stato ed è anche un inimmaginabile impegno su tutti i fronti: amministrativo, legale, gestionale, segretariale, di programmazione e organizzazioni degli eventi, didattico, editoriale, di assistenza ai meditanti … e tanto altro. Tenendo anche conto del fatto che “l’impegno richiesto per la gestione di un centro di pratica, indipendentemente dalle sue dimensioni, si sta progressivamente aggravando per l’evoluzione degli adempimenti che incombono in genere sulle associazioni e così, per citarne alcuni, le norme per la tutela della privacy, quelle sulla sicurezza, le disposizioni di pubblica sicurezza relative alle pubbliche manifestazioni … Questo sempre maggiore impegno, aggravato dall’attuale situazione di generalizzata difficoltà economica, sta rendendo sempre più arduo mantenere in esercizio un centro di Dharma” (vedi l’articolo di Giorgio Raspa su SATI n°3 del 2012).
Pertanto la vostra firma per la destinazione dell’Otto per Mille a favore dell’Unione Buddhista Italiana costituirà un gesto di enorme importanza, anche nei confronti dell’A.Me.Co., che da tantissimi anni si impegna con devozione, ma anche con immensi sacrifici, affinché quante più persone possibile possano conoscere, studiare e praticare il Buddhismo e la meditazione. Vi chiediamo anche di parlare dell’UBI con i vostri amici e conoscenti, infatti l’attuale situazione economica dell’ Unione Buddhista Italiana non consente di sostenere spese pubblicitarie per passaggi televisivi e/o inserzioni in testate giornalistiche atti a divulgare questa notizia.
Infine, poiché i meccanismi burocratici potrebbero
ingenerare confusione, desideriamo chiarire che è possibile scegliere sia di devolvere l’Otto per Mille a una confessione religiosa sia il Cinque per Mille a un’associazione di cui si condividano gli obbiettivi. Pertanto, diversamente da ciò che a volte si pensa, l’Otto per Mille e il Cinque per Mille non si escludono l’uno con l’altro in quanto il primo è un meccanismo che permette di devolvere una parte dell’IRPEF scegliendo tra le diverse confessioni religiose che hanno stipulato l’Intesa con lo Stato Italiano e il secondo permette di devolvere una parte dell’IRPEF ad associazioni no profit e ai protagonisti del Terzo Settore.
L’Otto per Mille è una legge dello Stato, approvata nel 1985 (L. 20 maggio 1985, n. 222) e derivante da accordi stipulati con la Chiesa cattolica, che vede come beneficiari lo Stato stesso e le diverse confessioni religiose. Tra queste, dall’anno scorso, anche l’Unione Buddhista Italiana, è riconosciuta quale confessione religiosa grazie all’Intesa firmata il 31 dicembre 2012.
Il Cinque per Mille, invece, è un decreto collegato alla legge finanziaria (in quanto tale, di anno in anno può o meno essere presente), istituito nel 2006, che vede come beneficiari le associazioni di volontariato e altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale attraverso il finanziamento della ricerca scientifica e dell’università, della ricerca sanitaria, il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, attività svolte dal comune di residenza del contribuente e ad associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI.
Vi ringraziamo di cuore per la vostra solidarietà e per l’aiuto che ci darete nel diffondere questo invito a sostenere il Buddhismo, la pratica del Dharma e della compassione che ci insegnano come rinunciare ad ospitare nei nostri cuori le cause di così tanti dolori nel mondo.
Seppur giovane, un rinunciante
devoto alla Via con tutto se stesso
illumina il mondo
come la luna che sbuca dalle nuvole.
Dhammapada 382
Il Consiglio Direttivo dell’A.Me.Co. e gli Insegnanti Guida, Corrado Pensa e Neva Papachristou