Dare il cuore a ciò che conta.
Il cammino verso la liberazione non è un progetto astratto e lontano nel tempo, qualcosa che avverrà chissà quando, ma è un cammino nel quale coltiviamo, attimo per attimo, la pratica della libertà.
Ogni libro che apriamo è un mondo che ci viene incontro: di conoscenze, di saperi, di emozioni, che ci possono più o meno coinvolgere. Solo alcuni libri hanno però un pregio particolare: quello di aprirci a noi stessi, fornendoci una chiave per comprenderci meglio e aiutarci a perseguire un cammino interiore che ci porti a trovare la pace, a sintonizzarci sempre più con il bene e a cercare di raggiungere la felicità superando le cause della nostra sofferenza. Dare il cuore a ciò che conta. Il Buddha e la meditazione di consapevolezza di Corrado Pensa e Neva Papachristou, appena uscito per i tipi della Arnoldo Mondadori, è uno di questi casi fortunati.
Personalmente ho avuto il privilegio di esserne la prima lettrice, avendo curato l’editing del manoscritto, e, dopo aver seguito con partecipazione e amicizia lo sbocciare del libro – non a caso un fiore ne adorna la copertina –, mi fa piacere presentarlo su questo numero speciale di “Sati” in occasione dei venticinque anni dell’A.Me.Co., che gli autori – insegnanti guida dell’Associazione – festeggiano con questo loro primo libro a quattro mani. Mi auguro che le mie brevi parole riescano a rendere la profondità del contenuto dei diciotto lunghi capitoli che compongono il volume.
Dare il cuore a ciò che conta si presenta come un saggio, ma ha una peculiarità: gli autori, ora insieme ora singolarmente, con l’abilità degli antichi maestri ci prendono per mano e, con calma e quasi con un procedere concentrico, accostando sapientemente insegnamenti e meditazioni guidate, ci introducono nel silenzio della pratica buddhista e della meditazione di consapevolezza.
Ciò che colpisce è, da un lato, la semplicità con cui riescono a esprimere concetti assai complessi e, dall’altro, la loro capacità di tradurre queste antiche parole in un linguaggio attuale e fruibile, collocando tali insegnamenti nella nostra quotidianità di individui occidentali, dominati dall’imperativo dell’avere, persi in un’angoscia esistenziale da cui solo rivolgendo il cuore a ciò che conta è possibile uscire.
Uno dei pregi principali del libro è quindi quello di trasmetterci l’attualità del messaggio del Buddha, sottolineando costantemente l’importanza di una condotta di vita consapevole, basata cioè su un rivolgersi pieno e totale a ciò che è presente, aspirando al bene, desiderando aiutare se stessi e gli altri, coltivando un rapporto saggio con le emozioni e osservando con un’“attenzione invincibile e incrollabile” qualunque cosa sorga in questo momento, qui e ora. Solo mediante tale consapevolezza sarà possibile far fiorire in noi le nostre qualità naturali, quelle che il Buddha chiama le quattro Dimore Divine: la benevolenza o gentilezza amorevole, la compassione, la gioia compartecipe e l’equanimità.
Perché è così difficile riuscire a dimorare nel momento presente senza perderci nel passato e nelle aspettative per il futuro? Il Buddha lo definisce “l’unica cosa che conta”, eppure quanti di noi vivono a caso, imprigionati dagli “inquinanti”, ovvero dall’attaccamento, dall’avversione e dall’ignoranza, spesso senza neanche accorgersene?
Tuttavia, se c’è la sofferenza, generata dall’attaccamento e dall’avversione, c’è però anche una via per estirparla: il Nobile Ottuplice Sentiero. Gran parte del cammino spirituale consiste allora nella ricerca di questa strada giusta e nell’apprendere come dirigere il cuore aprendosi alla mutevolezza e all’imprevedibilità, distinguendo ciò che giova da ciò che nuoce mediante una pluralità di strumenti, di cui gli autori forniscono una chiara spiegazione.
In un mondo dominato dalla confusione è sempre più importante, anzi è imprescindibile, dare priorità al cammino interiore, unica nostra risorsa per scoprire la vera pace, e questo libro ci regala le parole per capire come farlo.
DARE IL CUORE A CIÒ CHE CONTA. IL BUDDHA E LA MEDITAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA di CORRADO PENSA E NEVA PAPACHRISTOU
Arnoldo Mondadori Editore, settembre 2012
Recensione a cura di Caterina Soresina Stoppani